Percorsi diversi, valori condivisi: La storia di Jessica e Luca
Siamo felici di proseguire il nostro progetto per promuovere l’uguaglianza di opportunità carriera con Jessica e Luca. Due colleghi che pur avendo interessi e passioni diverse, condividono valori fondamentali.
In questa intervista, ci racconteranno il loro percorso di crescita personale e professionale, offrendoci spunti utili e ispirazione per il nostro lavoro!
Benvenuta Jessica, benvenuto Luca! Per prima cosa vi chiedo se potete presentarvi e raccontarmi un po’ di voi.
JESSICA: Ciao, sono Jessica da di Torre di Mosto. Mi considero una persona motivata, determinata e allegra. Mi piace viaggiare e praticare attività all'aria aperta come escursioni e passeggiate.
LUCA: Sono Luca e vivo a Portogruaro. Ho la passione per il nuoto e partecipo a gare, anche se a livello amatoriale. Col lavoro riesco a far conciliare tutto perché gli allenamenti, essendo in orario serale dalle 7.30 alle 9.00, non vanno a intaccare l’orario lavorativo.
Qual è il vostro ruolo da Polo Plast? Pensate di essere cresciuti o avete progetti futuri?
JESSICA: Sono operatrice e ho potuto sperimentare per la prima volta il lavoro in fabbrica. Mi piace la mia mansione e sono contenta di aver trovato dentro di me la forza e la spinta per fare questo passo che all’inizio non è stato per nulla facile.
Non si smette mai di imparare nella vita. Anche semplicemente cambiando reparto, sono riuscita sempre ad imparare qualcosa che prima non sapevo.
E il progetto che è nell’aria di diventare attrezzista?
JESSICA: Beh a me piacerebbe un sacco! Sono arrivata qua partendo da zero e non avrei mai pensato che nella vita potessero interessarmi le macchine (ride).
Però, appena mi sono trovata di fronte al lavoro che sarei dovuta andare a fare, la prima cosa che ho pensato nella mia testa è stata: “Voglio imparare a sistemare la macchina da sola per essere indipendente e non aver bisogno di qualcuno”
LUCA: Da due anni faccio parte dell’ufficio acquisti, mi occupo di tutto quello che riguarda il reparto carta, che spazia dall’acquisto alla ricezione, piuttosto che la lavorazione esterna nel caso delle coppette, e la programmazione delle varie produzioni.
Ho iniziato ad ottobre 2022 e mi ha affiancato Natasha, che mi ha trasferito tutto il know-how inerente alla produzione della carta.
Da poco ho avuto il piacere di ottenere il contratto indeterminato, confermandomi che l’azienda pone su di me una certa fiducia. Quindi si lavora con più testa, con maggior responsabilità e crescita continua per stare al passo col mercato e i nuovi progetti.
JESSICA: Anche io ho ragionato allo stesso modo realizzando che, avendo ottenuto il contratto indeterminato, ho voglia di fare sempre di più ogni giorno.
LUCA: Lavori con un'altra testa… prima, ad un errore anche se ritenuto insignificante, pensavi di essere lasciato a casa da un giorno all’altro. Quando fai quello scalino in più, con una semplice firma su un contratto, diventi più consapevole dei tuoi errori e dai loro un peso diverso. Stando fermi e non facendo niente non sbagli mai ma, allo stesso modo, non impari mai.
Cosa vuol dire per voi parità di genere?
JESSICA: Per me significa che tutte le persone di entrambi i sessi hanno la stessa responsabilità, gli stessi diritti e gli stessi doveri… non c’è differenza e non dovrebbe esserci.
LUCA: Beh condivido quello che ha detto Jessica, cos’altro aggiungere…. più si dà spazio all’argomento, più viene amplificato e le persone notano maggiormente il problema. Quindi è come se si desse più peso a una cosa che dovrebbe essere ovvia, per quel che mi riguarda. So che magari può essere frainteso, ma non dovremmo essere messi nelle condizioni di avere una certificazione perché le donne possano diventare attrezziste, quando concettualmente si è sempre lasciato agli uomini questo tipo di lavoro.
Cosa vi aspettate o cosa vi piacerebbe vedere in un’azienda che investe nella parità di genere?
JESSICA: Ho notato fin da subito che in produzione ci sono tante donne, trovando molto positivo e incoraggiante che ci sia la possibilità anche per noi donne di svolgere certi tipi di mansioni, anche se dovrebbe essere la normalità
LUCA: Come diceva prima Jessica, la presenza di donne in azienda è già molto equilibrata. In ufficio acquisti sono presenti un uomo e una donna, piuttosto che i responsabili di produzione dove da una parte c’è Samuele e dall’altra c’è Stefania.
Vi sentite coinvolti nel lavoro che sta facendo l’azienda per ottenere la certificazione?
JESSICA: Io si, assolutamente. Per tanti motivi, ma soprattutto per il fatto di essere donna, vengo vista da occhi indiscreti quando dico di fare l’attrezzista
LUCA: Anche io mi sento parte di questa certificazione e sono dell’idea che più si darà peso a un argomento che effettivamente è un problema, più il problema verrà ingigantito e più l’opinione pubblica verrà indirizzata verso quella tematica
Grazie per il vostro tempo
JESSICA: Grazie a te!
LUCA: Di nulla, figurati!